Chi di voi non è mai arrivato a cercare regali dell’ultimo minuto? Ecco quello che …
Nuovo giro, nuova giostra: dopo 130 sfilate, eventi, party esclusivi e presentazioni, si è infatti conclusa ieri, con alcune importanti defezioni (su tutte quelle di Rodarte e Proenza Schouler che hanno preferito Parigi), la sette giorni newyorkese dedicata alle collezioni per la prossima primavera estate 2018.
Particolarmente apprezzata da pubblico (social) e critica è stata senza dubbio la collezione disegnata per Calvin Klein dal belga Raf Simons che ha aperto la NYFW.
Simons è riuscito nell’intento di ridisegnare l’animo dell’America profonda raccontandone il bello, il brutto e le contraddizioni, in una sfilata che rielabora lo stile anni 50 in chiave Horror.
“La moda cerca di nascondere l’orrore e abbraccia solo la bellezza: ma entrambi fanno parte della vita” Raf Simons
Di grande effetto, ma viste le critiche, forse solo di grande effeto, è stata la sfilata di Alexander Wang.
La #Wangfest si è svolta in un deposito di rottami nel cuore della vecchia Brooklyn. Qui le modelle, arrivate su un pullman, hanno sfilato brevemente in strada; lo show si è concluso con una festa privata con un castello gonfiabile, tra migliaia di ciambelle ed esclusivi djset.
La collezione? Guardate le immagini e giudicate
A due ore dalla Grande Mela ha invece sfilato uno dei miei favoriti: Ralph Lauren.
L’Armani d’America ha deciso di sfilare direttamente da casa e più precisamente in garage dove, tra Bugatti, Bentley, Ferrari, Lamborghini e altre rarissime vetture, giornalisti, compratori e un red carpet degno degli Oscar, hanno potuto ammirare un’elegante collezione ispirata al mondo dei motori e delle corse.
Lo stesso Lauren, alla fine della sfilata, è uscito indossando una tuta intera nera da “meccanico”
Non ha deluso le attese il ritorno del figliol prodigo Tom Ford, riapparso a NY dopo anni di assenza.
Definire eccezionale, la sua collezione ispirata agli anni Novanta, sarebbe riduttivo!
Pensata per una donna capace di passare con disinvoltura dal casual diurno al lusso della sera, la collezione si fonda su un unico comun denominatore: l’esaltazione delle forme femminili.
Ed è subito Los Angeles…
Piaccia o non piaccia, tra dune di sabbia rosa con motociclisti di motocross che si esibivano in spericolate acrobazie, Rihanna, con la sua Fenty per Puma, si è resa ancora una volta protagonista della NYFW.
Lo stile della collezione? Un mix di riferimenti al mondo delle moto, del surf e dei diving che prende forma in colorate quanto attillate tute in latex, zip, lacci e ginocchiere.
with love, Elena
Ralph Laurent è tuo, ogni qualvolta ti vedo con qualcosa di suo indosso, vedo la bellezza in persona. È un mito della moda, qualità eccelsa (neanche a parlarne) ed eleganza, anche nella sua collezione più sporty. A me personalmente, amando e vivendo, la moda belga RAF Simone piace. Riesce sempre a sfogare tutta la sua creatività ottenendo pareri unanimi. Anche quest’anno NY ci ha regalato un altro nella fashion week.
La collezione di Alexander Wang è piuttosto interessante.