shirt: The Ragged Priest, jeans: 7 for all Mankind, necklace: Freedom at Topshop, shoes: Dsquared, …
Settembre è quel mese in cui le big four della moda (New, York, Londra, Milano e Parigi) vengono popolate da un’orda di fashionisti che, oltre a lottare all’ultimo sangue per aggiudicarsi un taxi, fanno gara di estrosità proponendo mise che diventano ogni anno più bizzarre.
Per fortuna ad essere protagoniste sono però le passerelle che, a discapito della fauna che le circonda, catturano l’interesse di giornalisti e addetti al settore.
Come da tradizione ad aprire le danze è NY, che mai come quest’anno mi ha regalato emozioni.
Etica, sociale e innovativa, la settimana della moda newyorkese appena trascorsa sarà ricordata soprattutto per la definitiva consacrazione (persino Ralph Lauren si è convertito) del “see it, buy it”, ovvero la possibilità di comprare direttamente in store quello che vediamo in passerella (è sempre stato il mio sogno).
Per quanto riguarda le collezioni, dalla scintillante ciniglia di Victoria Beckham all’esplosione di righe e colori di Proenza Schouler, il mio preferito è stato l’eterno Ralph che, sulla Madison Avenue, ha costruito una scatola di vetro dove ha fatto sfilare il vecchio West miscelando il più puro stile cowboy a preziose gonne Navajo.
A voi chi è piaciuto?
with love, Elena