Ciao amici di affashionate! oggi vi voglio parlare di due stilsti che ho scoperto relativamente …
Modella, attrice, musa, Marisa Berenson è una di quelle icone che sono state capaci di segnare un’epoca.
Newyorkese, classe ’47, spinta dalla nonna, la mitica stilista Elsa Schiaparelli, debutta nel mondo della moda in tenera età, conquistando a sei anni la copertina di Elle.
Un’infanzia rubata e un’adolescenza passata in giro per l’Europa, contribuiscono a temprare il carattere della giovane Marisa.
Maestri del calibro di Richard Avedon e Irving Penn fanno a gara a fotografare quella che Yves Saint Laurent ha definito “The girl of the Seventies”.
Soldi, fama, successo e una carriera in continua e costante ascesa, le permettono di guadagnarsi le copertine delle principali riviste di moda del mondo.
Regina indiscussa della moda, Marisa è notata da Luchino Visconti che, nel 1971, la chiama per il suo film “Morte a Venezia”, dando così il la alla sua carriera d’attrice.
Tenacia e caparbietà, le permettono di superare le dure prove che negli anni la vita le ha sottoposto, una su tutte la morte della sorella durante l’attentato alle Totti gemelle del 2001.
Grazie al cinema, al teatro e a quel peccaminoso divampare di eleganza e talento che la caratterizza, Marisa risorge dalle sue ceneri come un’araba fenice, diventando Mito.
Model, actress, muse, Marisa Berenson is one of those icons who left a mark on their era. New Yorker, born in 1947, pushed by her grandmother, the great stylist Elsa Schiaparelli, she made her debut in the fashion world at a very young age, conquering at the age of six Elle’s cover. A stolen childhood and an adolescence passed traveling through Europe helped to strengthen the personality of the young Marisa. Masters of photography like Richard Avedon and Irving Penn strongly wanted to picture the one who Yves Saint Laurent defined “The girl of the Seventies”. Money, fame, success and a career of continuous rise, made her able to gain the chance of the main fashion magazines from all over the world. Undisputed queen of fashion, Marisa was noticed by Luchino Visconti, who in 1971, called her to act in his movie “Morte a Venezia” leading off her career as an actress. Stubbornness and tenaciousness made her ride over the many difficulties that life made her undergo, like the death of her sister in the 9/11 attack. Thanks to the cinema, the theater and to that sinful explosion of elegance and talent that’s typical of hers, Marisa resurrects from her ashes like an Arab phoenix, becoming Myth.
with love, Elena
Bellissimo articolo dal taglio giornalistico.
In questo giorno di neve ci sta.
Buon anno 😀
buon anno anche a te marianna!
lei è una grande, la conoscevo solo come attrice
adorabile
Conoscevo la sua storia, ma il tuo riassunto per immagini è favoloso. La ricordo algida, diafana e malinconica in Barry Lindon…