Negli anni 80’, in piena epoca di eccessi, nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul …
Paco Rabanne, l’architetto spagnolo capace di conquistare la Francia, nasce a San Sebastian nel 1934, col nome di Francisco Rabaneda Cuervo.
Rifugiatosi in Francia durante la guerra civile spagnola, muove i primi passi nel mondo della moda proponendo innovative linee di accessori che incantano Parigi e lo portano a lavorare per maestri del calibro di Givenchy, Dior e Balenciaga .
L’innovativo, rivoluzionario e a tratti aggressivo talento dell’enfant terrible spagnolo, trova finalmente sfogo nel 1962, anno in cui propone la sua prima audace quanto importabile collezione di dodici “abiti” indossata da modelle di colore, che fino ad allora non avevano mai varcato le passerelle.
Plastica, carta e maglie metalliche, lavorati con tecniche orafa, sono gli “innovativi” materiali con cui il “Metallurgico della moda”, così amava chiamarlo Coco Chanel, ha stravolto il circo della moda.
Rabanne fonda la sua casa di moda nel 1966, coraggio, immaginazione e sperimentazione sono il leitmotiv della sua eccentrica e futuristica concezione di couture che vede sostituire l’ago ed il filo in favore di pinze e saldature.
Il fragoroso eco del suo folle genio non conosce limiti: moda, teatro e cinema, Rabanne è quel concentrato d’arte a 360°consacrato da Dalì, con la forte dichiarazione :“ è il secondo genio di Spagna, dopo di me”.
With love, Elena.
Posso dire WOW!!!!????? Il tuo bignami della moda è sempre esaustivo e completo d’immagini veramente azzeccate, bel post! Su Dalì non si discute ma agl’inizi degli anni ’70 inizia a farsi strada un altro grande artista spagnolo: Almodovar e devo dire che per tra i due trovo molte affinità per avanguardia e senso del moderno, non facile per la Spagna di quel periodo.
xoxox
Un vero artista!
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non ci fosse stato lui, sarebbe mancato un “pazzo” fondamentale della moda mondiale!