jacket: Marc Jacobs, trousers: JBrand, sweater: Zara, shoes: Costume National, bag: Dries Van Noten, hat: …
Oggi vi presento Filippo Fiora e Filippo Cirulli: i blogger di www.thethreef.com
Belli, giovani e intraprendenti a tre anni dal debutto de loro blog, i due sono ormai riconosciuti come i rappresentati del ben vestire italiano nell’era del 2.0. A pochi giorni dalla loro partenza per gli USA si raccontano a noi in una piacevole intervista…
Quando avete deciso di collabare?
Filippo Fiora: Io ho fatto nascere The threeF nel marzo del 2010 e poi ad aprile quando è uscito il nuovo The threeF, ho parlato con Filippo ed insieme abbiamo deciso di unirci…
Filippo Cirulli: diciamo che io ho sempre collaborato nell’attività di back, quando lui ha deciso di cambiare il blog, abbiamo pensato di farlo assieme e da quest’anno siamo felicemente colleghi a tutti gli effetti.
Cosa non può mancare nel vostro guardaroba?
FF: Sicuramemte una giacca, una che si presti sia per la sera che per il giorno, magari da sdrammatizzare con un jeans o un pantalone più sportivo, immancabili anche una camicia azzurra ed una bianca.
Adesso che partirai per Los Angeles cosa metterai in valigia?
La reflex, come potrei farne a meno!
FC: senza dubbio la cravatta! E’ uno degli elementi che caratterizza il mio stile. Oggi sono casual, ma generalmente la porto, mi piace proprio, la vedo come un gioco, amo abbinarla nei diversi colori. La cravatta è un elemento imprescindibile!
Per quanto riguarda la valigia, direi il computer, impensabile per chi fa il nostro lavoro non averlo sempre con se.
Una domanda più personale, un pregio ed un difetto dell’altro?
FF: un suo pregio è il fatto di essere sempre molto positivo, sa spronarmi e darmi la carica. Un difetto è che ogni tanto scatta, diciamo che è un tantino irascibile ma gli passa subito… e questo è un altro pregio.
FC: un suo pregio è che sa essere molto concreto, coerente, con i piedi per terra, ma allo stesso tempo riesce ad immaginare e sognare, è abile nel bilanciare questi due aspetti. Per quanto riguarda il difetto, beh magari se lo dico si arrabbia,ma a volte è un pochino ansioso, si fa un po’ prendere dall’ansia. Io sono più rilassato e lui più puntiglioso, ma va bene così, ci compensiamo.
Il viaggio che sognate di fare?
FC: io sono affascinato da tutto ciò che è l’Asia, l’Occidente e l’America mi ispirano, ma meno. Mi attraggono in particolare il Giappone, la Cina, la Korea, il mio sogno sarebbe quello di andare a fare un giro in India, ho notato che i miei amici che ci sono stati, son tornati più temprati e sereni. Quelle realtà e quella cultura mi stregano, si, prossima destinazione India!
FF: Io sognavo la California, proprio perché insieme non ci siamo mai stati, quindi adesso che siamo in partenza sono proprio contento di poter realizzare questo sogno, volevo andare in California perché anche se ho viaggiato tanto, li non ci sono mai stato. Un altro e l’Asia e l’India li lo seguirei molto volentieri…
FC: sai qual è il suo problema? Il cibo, lui mangia occidentale ovunque (e ride).
Un must have per l’uomo del prossimo inverno?
FF: quest’inverno sarà senza dubbio il nero a farla da padrone, il colore non colore dell’inverno dominerà la scena. Il simbolo sarà il giubotto in pelle nero stile Saint Laurent.
FC: Per me sarà l’anno del persiano per l’uomo, la pelliccia. Già lo scorso inverno abbiamo visto cappotti con il collo in persiano, così come dei piccoli inserti, mia piace, ma non deve essere troppo. Io personalmente quest’anno voglio provare con un abbigliamento elegante ma più casual…
Per quanto riguarda il futuro, cosa vorreste vedere o rivedere?
FF: a me piacciono i capospalla, cappe, mantelle da uomo, bisognerebbe riprendere e reinterpretare i modelli del passato…
FC: io invece penso all’estate, mi piacerebbe vedere tanto colore, per quanto riguarda la scarpa, tante sovrapposizioni di colori anche pastello, la menta, vorrei dei colori con cui poter giocare e sdrammatizzare…
Il vostro stile è molto classico, molto diverso dallo stile hipster che si vede in giro. Vi definirei quasi una nota fuori dal coro, ma nonostante questo siete tra i più seguiti. Che spiegazione date a questo?
FF: il nostro stile non è un qualcosa di costruito, non è che quando abbiamo deciso di tentare l’avventura sul web ci siamo imposti di abbracciare uno stile per catturare una nicchia o prendere una massa. Il nostro stile è qualcosa di spontaneo che, è nato e cresciuto con noi, ci può essere una stagione in cui siamo più casual ed una in cui siamo più eleganti, ma il filone è quello del classico.La nostra fortuna è che il 60% del nostro pubblico è straniero, in questi paesi il classico, l’italian style va per la maggiore. All’estero vige ancora il mito dell’eleganza italiana e noi, almeno per quanto riguarda il mondo dei blog, incarniamo quest’idea di stile.
FC: la penso esattamente come lui. Io sono sempre stato molto classico, cinque anni fa, quando son venuto qua a Milano, ho avuto una fase che definirei più di ricerca, questo mi è servito perché son riuscito a fondere gli aspetti del classico puro con qualcosa di più casual. Nello stile classico mi ci ritrovo, mi rappresenta, non riuscirei ad immaginarmi in altro modo; infatti quando ho dovuto indossare dei capi più casual non mi sentivo a mio agio. L’abbigliamento te lo senti!
Il fenomeno dei fashion blogger è considerato dai più come effimero, voi che ci siete dentro e lavorate cosa ne pensate?
FF: quello che ti posso dire è che, almeno a mio avviso, il mondo dei fashion blogger è un mondo in evoluzione, quello che è oggi non sarà domani; questi sono anni in cui tutto scorre veloce, bisogna saper cogliere il momento. Oggi in Italia, alcuni blogger, riescono a lavorare ed emergere, possono dare il proprio punto di vista e guadagnare, ciò non deve far pensare che si debba rimanre statici, non si può credere che sarà così per sempre. Bisogna sapersi reinventare, essere fashion blogger significa avere creatività, signica essere alla continua ricerca di stimoli che ti portano a creare e a volere qualcosa di tuo. Col blog si fa esperienza a 360°, si ha la possibilità di conoscere tante persone, crescere, ti permette di sviluppare le tue capacità di espressione.
FC: Secondo me il “fenomeno blogger” vivrà un ulteriore crescita, ha portato senza dubbio ad una democratizzazione dell’informazione, ha dato spazio ai giovani dandoci la possibilità di emergere e grazie all’aiuto dei social network tutti si sentono coinvolti. Il futuro sembra vada in questo senso, ma come diceva Filippo prima, tutto cambia velocemente; quando lui ha iniziato, 3 anni fa, era tutto diverso, e lo era anche il mondo di fare business.
Se non foste stati blogger, cosa avreste voluto fare?
FF: io sono laureato in architettura, ho anche già dato l’esame di stato , avrei tutte le carte in regola per coltivare quest’altra grande passione. Per caso da studente universitario mi son ritrovato ad aprire un blog e vederlo funzionare e andare bene, quindi una volta lauretao mi son detto: “vediamo di continuare con questo”. Se non avessi fatto il blogger sarei un architetto, magari sfruttato in qualche studio, ma architetto.
FC: io sto terminando il percorso universitario, ho fatto tre anni di economia aziendale e management, sto finendo sempre alla Bocconi la specialistica in marketing. Se non avessi l’opportunità del blog? Beh, mi sarebbe piaciuto fare consulenza di marketing per grosse aziende
Un ultima domanda: che consiglio dareste ad un blogger alle prime armi?
FF: uno solo, essere sempre se stessi,
FC: offrire ai lettori qualcosa di diverso, qualcosa che non si riesca a trovare in un altro blog. La forza di The treeF sta nella sua unicità, sul web è facile trovare blog di street style, underground berlinese e londinese, ma risulta più difficle trovare un blog in cui si parla di moda classica italiana. Il consiglio che mi sento di dare, è quello di riuscire a trovare qualcosa che identifichi e che vi identifichi.
When did you decide to collaborate?
Filippo Fiora: I gave life to The ThreeF in March 2010, and then in April I talked to Filippo, and we decided to work together. Filippo Cirulli: We can say I’ve always worked in the back-activity, and when he decided to change the blog we did it together, and since this year we’re officially colleagues.
What shall never be missing in you wardrobe?
FF: Certainly, a jacket that can be used during the day and during the night as well, maybe to be defused with a pair of jeans or a pair of sporty trousers. Then I also have always a blue shirt or a white one.
I heard you’re leaving for Los Angeles, what will you take with you?
My reflex, for sure!
FC: A tie, I love ties! It is one of my characteristic style elements. Today I’m dressing casual, but I usually wear it, I see it as a sort of game and I love combining it in different colors. Well, I would also put in my bag a notebook computer, it is indispensable for someone who does our job.
Now, a more persona question, please tell me a merit and a difect of each other..
FF: His merit is to be always very positive, he knows how to stimulate and energize me. A defect is that sometimes he turns mad, we can sy he’s a bit short-tempered, but in a few he’s fine, and this is another merit.
FC: A merit is that he knows to be very concrete, coherent, down-to-earth, but at the same time he is able to imagine and dream, and balances these two aspects of his personality. For what’s about the defect, well he could get angry If I say it, but sometimes he’s a bit anxious. I’m more relaxed, and we compensate each other..
The travel of your dreams?
FC: I’m really fascinated by Asia, the Occident and America don’t really attract me. I’m more attracted by Japan, China, Korea and my dream is to visit India. I’ve noticed that some friends of mine that have been there came back hardened and calm, after living with that culture and reality.
FF: I’ve always dreamed California, just because we’ve never been there together, so now that we’re going to leave very soon I’m really happy to realize this dream. I wanted to go there also because it will be my first time, I’ve never been there before.
FC: You know what’s his problem? The food, he eats everywhere occidental..( laughs)
A must have for man, for the next winter?
FF: This winter will surely be the time for Black, the color/non-color of the winter will rule the scenes. The simbol will be the black leather jacket, Saint Laurent style.
FC: For me it will be the year of the persian for men, of the fur coat. Already from last winter we saw coats with persian neck, even some little inserts, without exceeding.. This year I want to try it in a more elegant way, but with a bit of casual.
And what about future? What would you like to see, or to re-discover?
FF: I love outerwears, hoods and capes for men, we should re-interpret the past models.
FC: on the contrary, I’m thinking about summer, I would love to see a lot of colors on the shoes, overlaps of different colors, I would like to have colors for playing and defuseing..
Your style is quite classical, very different from the hipster styles we usually see these days, I would define you as two black sheeps, but you’re the most followed. How can you expalin this?
FF: Our style is not something of pre-constructed, we didn’t decide to embrace a particular style when we started our adventure in the we. Our style is something natural and spontaneous, that was born with usand grew up with us. We’re lucky because the 60% of our public is foreigner, in this case, the classical italian style is the best thing to wear, in other countries there’s still the myth of the italian elegance. We embody this ideal, at least for the world of the blogs.
FC: I think exactly the same things he does. I’ve always been very classic, five years ago when I came to Milan, I had a period that today I would call of research, and I found thta very useful because I managed to combine the different aspects of the pure classical with something of casual. Classical style really represents me, I can’t imagine myself dressing in another way.
By many people the phenomenon of fashion blogs is considered something ephemeral, what do you think?
FF: what I can say is that, in my opinion, the world of fashion bloggers is a world always in evolution, what today is tomorrow won’t be. Those are years during which everything goes fast, my thought is to seize the day. Today in italy some bloggers, are able to work and emerge, they can give to society their point of view, but this doesn’t mean it will be like this forever. We need to reinvent ourselves, being a fashion blogger means to be creative. With Blogs you make experience at 360°, it is a world that allows you to meet a lot of people and to grow..
FC: I think this phenomenon will experience another big growth, It has brought to democraticize information, and it is always more common that young people want to tell their opinion, everything thanks to social networks, they allow everybody to feel part of something; but as Filippo said, everything changes, three years ago when he started it was so different, even the way of making business..
If you weren’t bloggers, what would you be?
FF: I have a degree in architecture, I’ve also did the national exam, If I wanted I could really start again with this other big passion. When I was a student I accidentally found myself working on a blog project and it went very well so I said to myself “Why don’t we try to go on with this!”. If I were not a blogger I would be an architect, maybe exploited in some studio..
FC: I’m finishing my studies, I studied three years of economics and management, and I’m finishing my Phd in marketing at the Bocconi.
One last question: what advice would you give to a novice blogger?
FF: always be yourself.
FC: offer to the readers always something new and different, something thta they can’t find in other blogs. The force of ThreeF is in its uniqueness, I mean in the web is very easy to find street style blogs, underground ones, about berlin and London style, but it’s difficult to find websites about classical italian fashion. Try to find something with which you identify.
With love, Elena
Questa intervista mi piace perché fa capire a tutti che il “mondo” dei fashion blogger (o lifestyle blogger, etc..), che spessissimo è un vero e proprio lavoro, non riguarda solamente il campo femminile, ma anche quello maschile..anche se in minor misura. Come nel caso di questi due ragazzi, che da una passione hanno creato la loro professione, iniziando così a realizzare i propri sogni. Conoscevo il loro blog, in quanto seguitissimo dal mio fidanzato, e mi piace il loro stile, trendy e stiloso! Brava ele e spero che con questo post tu abbia aperto gli occhi a molte persone……………
;-)))
Che classe!!!! Bello vedere dei giovanissimi che propongono uno stile non comune, banale e sciatto. Li seguiro’ la moda uomo la trovo, per un certo senso, più interessante di quella da donna, meno contaminata. Non ti tradiro’ ma li terro’ d’occhio! Buon viaggio ragazzi, portate il nostro stile, UNICO, nel mondo.
Bravissima…sempre idee nuove.
grazie vale e fai super bene a seguirli!
Io li amo, niente da aggiungere!!!
I Filippi, sono in assoluto tra le persone più carine e gentili che io abbia mai incontrato all’interno di questo “modo”.
Sono sempre sorridenti e disponibili e cordiali con tutti.
… E poi che classe!!! … hanno uno stile unico, impeccabile … elegantissimi e mai fuori luogo!!
Insomma, sono 2 tesori! *_*
Un bacio
Elisa
My Fantabulous World
li adoro!!!!sfondi una porta aperta!
Great article, just what I was looking for.
Fabulosa una entrevista muy original , las fotos divinas Buen trabajo 🙂
https://www.corbatasygemelos.es/