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Parigina classe 1947, Dominique Issermann è figlia della sete di libertà, dei sogni e delle speranze della primavera del ’68; sulla scia del fragore dei moti parigini, fatto di contestazioni, incontri artistici e viaggi, decise di trasfersi in Italia, dove folgorata dal mondo del cinema inizierà a collaborare con alcuni dei più grandi registi del tempo.
Durante gli anni romani scoprì l’amore per la fotografia, che a ventisei anni la spinse a tornare nella natia Parigi, per lavorare con la rivista Zoom.
I suoi primi lavori furono reportage sulla vita di personaggi celebri dell’epoca, come ad esempio l’attrice Isabelle Adjani, la regista Marguerite Duras.
Disarmante sensibilità e purezza caratterizzano i suoi ritratti in bianco e nero, scatti di un’autenticità interpretativa che spingono quasi a voler “ascoltare” e interpretare il soggetto ritratto.
La sua arte e il suo perfezionismo, che la portarono spesso a scontrarsi con le esigenze commerciali del mercato, non le impedirono di collaborare con i più grandi marchi di moda, da ricordare il decennale connubio con Sonia Rykiel, e le campagne per i più grandi marchi dell’Haute Couture: Chanel, Christian Dior, Lancôme e Yves Saint Laurent.
L’assegnazione dell’Oscar della fotografia di Moda nel 1987, ne sancirà la definitiva consacrazione, i suoi servizi appariranno su tutte le più importanti riviste di moda: Vogue, Elle, Cosmopolitan e New York Magazine.
La sua fotografia ha lo spirito e la sensibilità degli esordi, spontaneità e bellezza al naturale proiettano immagini che raccontano storie.
Dominique Isserman non è solamente una fotografa, preferisco definirla come una “poetessa” della fotografia capace di trasformare la realtà rendendola migliore.
Parisian born in 1947, is the daughter of Dominique Issermann thirst for freedom, dreams and hopes of the spring of ’68, in the wake of the crash of the uprisings in Paris, made of disputes, artistic encounters and travels, he decided to trasfersi in Italy, where struck by the the film will begin to work with some of the greatest directors of the time.
During the Roman years he discovered his love for photography, which at twenty-six he pushed her to return to his native Paris, to work with the magazine Zoom.
His early works were reportage on the lives of celebrities of the time, such as the actress Isabelle Adjani, the director Marguerite Duras.
Disarming sensitivity and purity characterize his portraits in black and white shots of authenticity of interpretation that lead almost to want to “hear” and interpret the portrait subject.
His art and his perfectionism, which often led to conflict with the commercial needs of the market, did not prevent her to collaborate with the biggest fashion brands, to remember the ten-year marriage with Sonia Rykiel, and campaigns for the biggest trademarks of Haute Couture: Chanel, Christian Dior, Lancôme and Yves Saint Laurent.
The assignment of the Oscar of fashion photography in 1987, it will mark the final consecration, its services will appear on all the major fashion magazines: Vogue, Elle, Cosmopolitan and New York Magazine.
His photography has the spirit and feeling of the beginning, spontaneity and natural beauty to project images that tell stories.
Dominique Isserman is not only a photographer, I prefer to define it as a “poet” of photography that can transform reality by making it better.
with love,Elena
Ho sempre apprezzato molto la Isserman, specie le sue foto in bianco e nero penso che la Casta’ sia proprio la modella ideale per i suoi ritratti…..brava Elena continua così questi post extra moda sono bellissimi!!!
grazie marie solieil!
Questi sono i post che preferisco… con una sapiente ed insolita scelta dei protagonisti della storia della moda. Che bella la Tatou ed in quella pubblicità interpretava proprio una fotografa!!! Come al solito, ottima selezione delle immagini!
grazie valentina!sono felice che apprezziate anche questo lato di affashionate!
Ho letto ” …figlia della Statua della Libertà …”. Questo lunedì di Elenina non parte bene.
hahahhahahahah evvabbe’ dai…sara’ la stanchezza!
Basta guardare il ritratto di Leonard Cohen… Un poeta della musica per una poetessa delle immagini. <3
🙂
Non mi capita mai di fare commenti sui blog che leggo, ma in questo caso faccio un’eccezione, perche’ il blog merita davvero e voglio scriverlo a chiare lettere.
grazie grazie davvero. non sai quanto apprezzi!