Nei giorni scorsi mi sono arrivate molte richieste da parte di alcune lettrici, che …
Quella che si sta per chiudere si candida ad essere una fashion week innovativa che, puntando su etica, sostenibilità e ricerca, vuole mantenere il suo primato in un’industria (quella della moda) sempre più globale e competitiva…
Ad aprire le danze sono stati gli show di Grinko, Atsushi Nakashima, Alberto Zambelli (diventa ogni collezione più bravo) e Cristiano Burani, sfiziosi antipasti di una settimana che ha avuto come portate principali le sfilate di Gucci, Alberta Ferretti, Versace e Dolce&Gabbana…
dimenticavo: io ho particolarmente apprezzato anche Alessandro Dell’Acqua.
Per descrivere la sfilata di Gucci basterebbe una sola parola: MAGNIFICA!
Era senza dubbio uno degli show più attesi dell’intera settimana e non ha deluso le attese.
La disarmante quanto apparente continuità stilistica del brand è figlia della visione malinconica di Alessandro Michele che prende forma in un’esplosiva miscela di elementi che, passando da Elton John a Bugs Bunny, richiamano tutto e il contrario di tutto…
In sostanza Gucci secondo Michele è un inno alla libertà d’espressione.
Tutt’altro discorso va fatto per Alberta Ferreti, se da Gucci le modelle si divertono con fare bislacco, dalla Ferretti le super top del momento quali le sorelle Hadid, Karlie Kloss, Alessandra Ambrosio, Isabeli Fontana e l’italianissima Vittoria Ceretti sono un’ode all’eleganza e alla perfezione fisica.
Romantica e fulgente, la Ferretti fa leva sulla purezza delle linee di una collezione che mira alla leggerezza e al contempo strizza l’occhio ai gloriosi anni’90.
Contemporanea e metropolitana, la donna di Alberta Ferretti si muove con addosso stoffe leggere, preziose e soffici che si colorano di rosa, verde menta, sabbia aranciata e gli intramontabili bianco e nero…
Un brivido anni 90 che ha attraversato Milano: la sfilata di Donatella Versace Primavera Estate 2018 era tutta per Gianni, un vero e proprio tributo alla sua leggenda e al cosmopolitismo del suo concetto di moda.
Il sipario finale con le luci che riaccendono sul Tableau vivant con tutto il suo dream team (mancava solo Linda Evangelista), è stato il momento più emozionante di tutta la fashion week.
Belle, iconiche, statuarie, semplicemente inarrivabili, nei loro lunghi abiti in lamè d’oro, in posa come in uno dei celebri scatti di Avedon, sono riuscite a scrivere l’ennesima pagina di storia della moda.
Abito bianco e forbici di mamma al collo, la mia amica Lavinia porta in passerella la collezione per l’estate 2018, che ha iniziato a creare insieme alla mamma, Laura Biagiotti, scomparsa il 26 maggio.
Un legame indissolubile il loro che rivive in questa collezione…
L’amore è bellezza: è questa frase (scritta a caratteri cubitali sulla t-shirt di Stefano Gabbana) che racchiude l’essenza della sfilata di Dolce&Gabbana.
Uno show dove, tra fiori, cuori, carte da gioco e linee sensuali che vanno a comporre quello che più che uno stile è divenuto ormai un vero e proprio Codice, le modelle indossano tiare e diventano regine.
Infischiandosene di tutto, anche della Moda stessa, Domenico Dolce e Stefano Gabbana continuano a dettare legge…
#ICONICI
la collezione di Versace- per me the best!
Versace ha stupito con l’elogio ed il ringraziamento al grande Gianni. Sono due pilastri della moda, la collezione presentata è stata d’impatto come sempre, ma voglio dire a chi pensa che ciò che si vede in passerella sia inindossabile..che non è questo il caso, tutto molto portabile. Un pezzo che farò mio è il magnifico stivale nero, cruissard con applicazioni argento, meraviglioso! D&G neanche a commentare perché sono i miei amori e risulterei ripetitiva.
La classe e l’eleganza portata in catwalk dalla Ferretti si sposerà molto bene con la tua allure…credo tu abbia trovato il brand per la prossima Primavera/Estate ele 😉 Non hai citato Roberto Cavalli che, un pò come Gucci, era molto atteso, grazie al nuovo designer Paul Surridge. Come sempre adoro le sue stampe, questa volta ho notato tailleur da lavoro stupendi.. una linea che avvolge il corpo femminile e lo valorizza, adottando la stampa, ad esempio, solo in un inserto della giacca nella zona seno. A piccole dose ecco. Nei vestiti troviamo il suo estro, sempre con un accesso occhio all’eleganza.
La nostra Milano ci regala ogni volta grande passerelle e grandi emozioni. il post dettagliato come sempre ele. Un bacio :*