Oggi vi voglio parlare di Vivienne Isabel Swire, nome di battesimo di Vivienne Westwood, la stilista britannica nata nel 1941 a Glossop Derbyshare.
La sua storia ha inizio nel 1971 quando, insieme al suo compagno Malcolm McLaren apre il Let It Rock, l’ormai storico negozio di abbigliamento situato al 430 Kings Road a Londra. Abituale luogo di ritrovo dei Sex Pistols, la boutique diventa un punto di riferimento del movimento punk.
Ed è proprio al Let It Rock che la Westwood ha l’intuizione di trasformare la subcultura punk in moda, creando uno stile che squarciando e trasformando gli elementi usuali del guardaroba diventa elemento di sovversione.
Una vera e propria ondata di catene, spille da balia e lamette diventano simbolo di una provocazione che scombinerà la moda europea.
Dalla seconda metà degli anni 70 Vivienne Westwood firma leggendari pezzi che segnano un’epoca, per intenderci parlo delle t-shirt stampate della testa scanalata della regina o lo slogan Destroy sovrapposto, maniche sostenuti da collari per cani.
Sul finire degli anni 70 lo stile Westwood subisce la prima radicale mutazione, trasformandosi in quel New Romantic che fa dell’eccentrico uso di pizzi, volant, velluti e mantelli il suo punto di forza.
Anticonformista, attivista e ribelle, la VW si contraddistingue per il suo impegno e quel messaggio di lotta ideologica e politica che aspira ad abbattere i muri imposti dal nostro modello societario.
Negli anni il marchio si arricchisce di nuove linee, nel 1990, la stilista Vivienne Westwood lancia la collezione uomo a Firenze, seguita nel 1993 dalla collezione Red Label, un prêt-à-porter pensata per i giovani clienti, e Anglomania, una linea di diffusione più abbordabile.
Today I want to tell you the story of Vivienne Isabel Swire, birth name of Vivienne Westwood, the British stylist born in 1941 in Glossop Derbyshare.
The story begins in 1971 when she opens with her partner Malcolm McLaren the Let It Rock, their historical clothing store at 430 Kings Road in London. The boutique, a usual meeting spot of Sex Pistols, soon became a reference point for the whole punk movement. And it is right in the Let It Rock where Vivianne comes up with the idea of turning the punk subculture into fashion, creating a style that, through a process of tearing and transforming the usual elements of clothing, becomes an element of subversion. A sudden trend in which chains, pins and razor blades become the symbol of a provocation, will mess up European fashion. From the second half of the 70s on, Vivianne Westwood produces legendary items that became a symbol of their time, I’m talking about the different models of t-shirts with the Queen’s face (the one combined with the destroy sign, for example), or sleeves held by dog collars. At the end of the 70s the Westwood style experiences a first radical mutation, becoming that New Romantic style that builds its strength on a large use of laces, frills, cloaks and velvets.
Unconventional, activist and rebel, VW stands out for her commitment and for that message of continuous ideological fight that aims to demolish the walls built by our society model. Through the years the brand develops new clothing lines, in 1990, Vivienne presents a men’s collection in Florence, followed in 1993 by the Red Label collection, a prêt-à-porter created for young clients, and then Anglomania, a more affordable line of clothing.
with love, Elena