Londinese di nascita, ma cresciuta ad Albogasio Superiore, dopo un passaggio nella pubblicità, Victoria …
La protagonista del post di oggi è Carlyne Cerf De Dudzeele, una stylist dal nome quasi impronunciabile che, a mio parere, risulta essere una delle più famose ed eccentriche dell’intero fashion system.
Il suo invidiabile curriculum la colloca a pieno titolo nell’esclusivo club delle “signore della moda”.
Dopo un decennio passato al servizio di Elle Francia, decide di trasferirsi a NY dove, sotto l’egida guida di Anna Wintour, diventa fashion director di Vogue USA.
Non solo Vogue. Irving Penn, Richard Avedon e Patrick Demarchelier, sono solo alcuni dei celebri fotografi di moda con cui realizza importanti campagne per Versace, Moschino e Karl Lagerfeld (quest’ultimo la vuole con sé quando diventa direttore artistico di Chanel).
Adattatasi meglio di altri della sua generazione all’era del 2.0, Carlyne si è ricamata addosso anche il ruolo di web influencer, che trova il suo massimo riscontro nel suo web show su YouTube.
Originalità, ecletticità e smisurate capacità empatico-comunicative le hanno permesso di sbaragliare la concorrenza e diventare la “the Leopard” della moda.
Today’s post is about Carlyne Cerf De Dedzeele, the stylist with an unpronounceable name, who, in my opinion is one of the most famous and eccentric characters of the fashion system. Her enviable curriculum puts her right in the exclusive club of the “fashion ladies”. After a decade of work for Elle France, she decided to move to NY where, under the leading of Anna Wintour, she becomes fashion director of Vogue USA. Not just Vogue: Irving Penn, Richard Avedon and Patrick Demarchelier, they’re just a bunch of names of the great photographers with whom she realizes important campaigns for Versace, Moschino, and Karl Lagerfeld (who brings her with him when he becomes artistic director of Chanel).
Better adjusted to the 2.0 era than many others from her generation, Carlyne took upon her also the role of web influencer (she runs a web show on YouTube). Originality, versatility and huge empathetic-communicative skills allowed her to smite the competition and to become “the Leopard” of fashion.
With love, Elena
Non posso che condividere, ho apprezzato il suo lavoro ad Elle, ha un occhio particolare nel mixare gli stili. Trovo che la foto “ritratto con signore” sia sublime non c’è nè un tono né un capello fuori posto con quel tocco di rosa baby…geniale.
se non ci fosse stata lei, sarebbe mancata parte della storia del costume!
Non posso che essere d’accordo con ciò che ha scritto Valentina, una vera “macchina da combattimento” !
😉