top and trousers: bricconcella couture coat: Caban Romantic, shoes: Giuseppe Zanotti special thanx to lazzaro …
La borsa in se’ nasce nei primi anni del ‘900 come semplice accessorio dove contenere cipria&co., durante gli anni ’50 nacquero le prime “it bag”, la maggior parte inaccessibili ai più’ (vedi Kelly di Hermes o 2.55 di Chanel) e soltanto nell’ultimo ventennio nacquero le cosiddette “it bag” che poi hanno sempre durata stagionale. Non c’e’ fashion addict che tenga di fronte ad una nuova creazione dello stilista di turno: dalle mini tracolle di Saint Laurent alle nuove versioni di Celine o Balenciaga. Ma si sa, tutte queste creazioni favolose, non sono fatte altro che per far cassa alle aziende: i fatturati infatti sono costituiti maggiormente dal mercato dei profumi prima di tutti e poi dagli accessori (dalla piccola pelletteria in su). Se le grandi maison dovessero basare i loro ricavi solo sul ready to wear o, ancor meno, sulla haute couture, avrebbero gia’ chiuso da un po’. Io personalmente, cado spesso in tentazione di fronte a queste nuove “creature”, pero’ col passare degli anni ho capito che e’ meglio possedere una 2.55 in più (magari vintage) piuttosto che dieci it bag che poi finiranno nel giro di una stagione o poco più’, nell’armadio dei ricordi.
The handbag as we know it was born during the first years of XX century, like a simple accessory where to keep make up stuff, during the 50’s the first “it bags” came to life, unreachable for the most (Kelly by Hermes, or 2.55 by Chanel) and only during the last twenty years the”it bags” became what they are today, which only last for one season. There isn’t a single fashion addict who can resist to a new creation by the stylist of the moment: from the mini shoulder bags by Saint Laurent to the new versions of Celine or Balenciaga. But we all know, all these fabulous creations are just a way for the enterprises to gain: indeed, the sales volume are made in their bigger part by the perfume and accessories market. If the great Maisons had to found their profits only on the “ready to wear” products, or on the haute couture ones, they would have failed long time ago. I often fall in temptation in front of these new creations, but as time passes I undestand that is better owning a 2.55 more (maybe a vintage one) than owning ten “it bags” after only a season will fill the wardrobe of memories.
with love, Elena
Foto bellissime , sei bravissima
Borse bellissime
grazie michela!
Forse sei unica , brava
Immagine stupenti , borse bellissime
Parole sante Elena! la borsa che rappresenta il classico dei classici è per sempre, è unica, è il desiderio di sempre, è il pezzo immancabile del guardaroba, è il passepartout di ogni outfit. Personalmente, tutto ciò, è rappresentato dalla splendida Kelly che in 60 anni di storia ha creato attorno a sé meraviglia, fascino, mistero, unicità, entrando nella lista di Natale, ( il più delle volte rimane nella stessa! ), della maggior parte delle donne. Bellissima l’immagine della Cotillard, per Dior, arrampicata sulla Tour e che borsa!
anche per me valentina. la kelly e’ unica, numero uno in assoluto!