La storia che vi racconto oggi fonda le sue radici in un piccolo villaggio dell’antica …
Jeanne Lanvin, iniziò a lavorare per una modista e già a diciotto anni, aprì il suo primo laboratorio di modisteria. La nascita della figlia Marguerite, frutto del breve matrimonio con il conte Emilio di Pietro nel 1895, non cambiò solo la sua vita, segnò in maniera profonda la storia della moda.
La bambina non divenne una semplice musa, ma la vera essenza della maison. Tutto, dal logo datato 1954, allo sviluppo delle collezioni ruotò intorno alla piccola Marguerite, la stessa maison crebbe insieme alla bambina.
L’amore e la passione che Jeanne aveva nel vestire Marguerite, la spinsero ad avviare, e fu tra le prime a farlo, una linea per bambini, sviluppando solo successivamente quella per signore.
Lanvin traeva ispirazione da tutto, la sua ispirazione profonda, i nomi che sceglieva per i suoi disegni erano particolari, pensiamo a Madame Jacquemaire o Fascista, i suoi abiti raccontano la storia.
Ricami, colore e perline erano la base di abiti morbidi e fluidi, adatti all’intero universo femminile.
Lanvin viveva la moda come un sogno, costruendo quel mondo fiabesco che ancora oggi continua ad incantare.
With love, Elena.
Adoro Lanvin. L’ultima cosa che ho acquisto di questo marchio e un bellissimo cappottino grigio, sfoderato, autunnale con un collo a scialle meraviglioso dove posso appuntare spille stupende che lo arricchiscono perché e’ semplicissimo e necessita di una “botta di vita” . La prima cosa che ho comprato negli anni ’70 e stata una delicata gonna blu primaverile che indossato per anni! Bel post! Complimenti!!
grazie anna!
Lanvin e sempre cosi’ morbido , semplice, passa quasi inosservato, un po’ per i colori che usa (sempre classici) e un po’ per il suo taglio elegante e un po’ severo. Ma sta qui la sua forza!!! Come dice Anna consente di abbinare hai suoi abiti gioielli importanti che lo rendono estremamente sofisticato.
adorabilmente francese
Scusa ho scritto hai volevo scrivere ai!!! La fretta!!!!!!:-)
grazie Lanvin, perché da donna hai pensato alle donne, ai fiocchi, all’eleganza, alla compostezza a volte un po’ rigida ma che ci fa sentire distaccate da tutto ed inarrivabili perché dee intoccabili ed avvicinabili solo con un fiore…magari un tulipano, Elena docet!
Le immagini di repertorio le trovo stupende.
<3