i was wearing: dress: Philipp Plein, shoes: Aperlai, bag: Paola Graglia, jacket: Extè L’altro ieri …
La scorsa settimana sono stata in quel piccolo mondo chiamato Pitti, la fiera che tra innovazione e creatività ha portato a Firenze il carrozzone della moda mondiale.
Il Pitti84 ha chiuso i battenti con numeri da record, oltre 30.000 visitatori e 7700 buyer internazionali hanno affollato e visitato una manifestazione quasi priva di tecnologia, forse sopraffatta dall’eleganza degli stand e dalla qualità dei materiali, lasciando alla bellezza delle collezioni il ruolo da protagonista.
L’allestimento degli stand, gli eventi tutto in fiera è stato frutto di grande ricerca, nell’aria si respirava la tensione di settore che sente la crisi, ma che ha bisogno di rigenerarsi.
Il turbinio di fashion addicted e sontuose scenografie ha visto trionfare il classico, sono forse mancati il coraggio e la voglia di sperimentare, non si sono visti particolari trend, le macrotendenze per la prossima stagione saranno: i colori accesi, già in voga da qualche anno, le ormai eterne stampe e il camouflage.
Il Pitti, storica fucina di talenti, ha come al solito visto emergere nuovi designer che hanno cercato di mettere in mostra il proprio concetto di moda maschile; la voglia, l’arte del saper fare e la luce negli occhi di questi giovani designer hanno dato alla manifestazione quel bagliore di speranza figlio di altre epoche.
Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurr. “Bob Dylan”
Last week I was in that little world called Pitti, the exhibition of innovation and creativity brought to Florence the bandwagon of world fashion.
The Pitti84 closed its doors with record numbers, more than 30,000 visitors and 7,700 international buyers have flocked to and visited a demonstration almost devoid of technology, perhaps overwhelmed by the elegance of the stands and the quality of materials, leaving the beauty of the collections from the role protagonist.
The arrangement of the stand, all the events at the fair was the result of great research, in the air we breathed the power industry that feels the crisis, but it needs to regenerate.
The flurry of fashion addicted and lavish sets saw the triumph of the classic, are perhaps missed the courage and the desire to experiment, there were no special visas trends, macro trends for the next season will be: bright colors, already in vogue for some years , the eternal now and camouflage prints.
The Pitti, a historic hotbed of talent, as usual, has seen the emergence of new designers who have sought to showcase their concept of men’s fashion, the desire, the art of knowing how to do, and the light in the eyes of these young designers have given in the event that glimmer of hope son of other eras.
Being young is to keep open the door of hope, even when the sea is bad and the sky is tired of being Azzurr. “Bob Dylan”
with love Elena
Adoro il classico percio’ dico ok! Osservo pero’ che qualcuno il “coraggio l’ha avuto” 🙂
evviva il “coraggio”!
Finalmente UOMO !! Che fighi i costumi da bagno indossati con i calzettoni e le scarpe da calciatore. Al mare ci provo 😉
bravo sergio!
Che la moda italiana sia sempre con noi.
E amen.
concordo
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