Qualche giorno fa ho scattato queste immagini: a Milano faceva freddo. Adesso mi trovo oltreoceano, …
Cresciuto nella borghesia berlinese degli anni 20’ Helmut Newton lasciò la Germania nel 1938 per sfuggire alle leggi razziali, imbarcatosi a Trieste, partì per Singapore con due macchine fotografiche dove iniziò a collaborare il Singapore Straits Times, in seguito si sposto in Australia, dove incontrò la futura moglie June.
Finita la guerra lavorò come freelance per Playboy e successivamente fu assunto a Vogue UK.
Stanco del conservatorismo londinese partì alla volta “dell’ispiratrice” Parigi, dove si consacrerà con Vogue France.
I suoi scatti, pensati in ogni dettaglio, apparirono ovunque e collaborò con le più importanti riviste di moda; la sua fotografia forte e allo stesso semplice non era pensata per compiacere al pubblico, Newton fotografava per se stesso.
Andando oltre la pellicola e il flash, esasperò la coltura pop, sia con soggetti reali sia con manichini raccontava storie, le ambientazioni erano sempre le stesse: alberghi, piscine, palazzi, la strada. Newton aveva la capacità di sedurre, intrattenere e divertire ed emozionare catturando il gusto si assaporava la sua arte.
Negli ultimi anni sempre affianco della moglie June si trasferì a Montecarlo e poi a Los Angeles, dove muorì il gennaio 2004 per un incidente stradale.
Growing up in Berlin middle-class of the 20s’ , Helmut Newton left Germany in 1938 to escape the racial laws. Embarked in Trieste, he left for Singapore with two cameras and here he began to work at the Singapore Straits Times, later he moved to Australia, where he met his future wife, June.
After the war he worked as a freelancer for Playboy and later was hired to Vogue UK.
Tired of conservatism he left London, and he moved in the inspiring Paris, where he will consecrate himself with France Vogue.
His shots, designed in every detail, appeared everywhere and collaborated with the most important fashion magazines: his photograph was strong and at the same simple, was not designed to please the audience, but Newton photographed for himself.
Going beyond the film and the flash,he exasperated pop culture, both with real subjects, both with dummies telling stories, settings were always the same: hotels, swimming pools, buildings, the street. Newton had the ability to seduce, amuse and entertain capturing the savour, you could feel the taste of his art.
In recent years always with his wife June ,he moved to Monte Carlo and then to Los Angeles, where he died in January 2004 after a car accident.
Mi piace ogni immagine, ogni dettaglio:il vestito in pizzo, il passo del militare, il bracciale e le scarpe con borghie, l’atmosfera della penultima foto,la tapezzeria a fiori che incornicia la bellezza femminile. Mai volgare sempre ammiccante e sempre “nel presente”.
Poi il bianco e nero…molto Helmut. Bravissssimisssima!
grazieeeeeeee
Il bianco e nero esalta le foto. Lo definirei “geniale e provocatore” e come sostiene Valentina, mai volgare.
genio assoluto
Che belli questi tuoi post. Raccontano cose interessanti di personaggi conosciuti di cui io ignoravo l’esistenza e la storia. complimenti e grazie!
e’ davvero sempre un piacere!
Newton, un genio….bellissimi questi scatti, mi piace moltissimo il ritratto del grande Yves….l’artista che ritrae l’artista…..
due geni
Bellissime foto, specialmente la prima.
Elena, provo a farti una piccola richiesta: mi piacerebbe che le foto che pubblichi avessero una didascalia, soprattutto quando i soggetti sono modelli/personaggi conosciuti. Ad esempio, in una mi pare di riconoscere David Bowie, ma non sono sicura, e in una la Bellucci, ma nemmeno lì ho la certezza. Anche se non vuoi mettere la didascalia “esplicita” basterebbe infilare nel codice i giusti attributi “alt” e “title”, affinché quando si passa sopra alle foto con il mouse compaia in automatico la descrizione del soggetto. Sarebbe bello farlo con tutte le immagini, anche quelle in cui ad esempio sei in vacanza, così si può capire a quando risalgono e/o dove ti trovavi. Si può fare?… 🙂
Tra l’altro considera che così facendo le foto sarebbero meglio indicizzate anche da Google, e molti arriverebbero ai tuoi articoli proprio grazie alle immagini.
ok richiesta accolta e grazie per il consiglio!!!
Figurati, non c’è di che 🙂
Se fossi in te e se ne hai il tempo e la voglia, io lo farei anche con i vecchi articoli. Anche perché i tuoi post sono composti principalmente da foto, quindi queste ultime andrebbero ottimizzate al massimo per facilitarne il buon posizionamento nei motori di ricerca. Senza gli attributi “alt” e “title”, Google non se le fila per nulla 🙁