Sartorialità, innovazione e David Bowie, avete capito bene: l’uomo di Costume National si ispira …
Kenzō Takada sviluppò ancora giovanissimo quella viscerale passione per la moda che lo porterà a lasciare Tokyo in favore della più glamour Parigi. Il giovane Kenzo conquistò la capitale francese nel 1970, anno in cui presentò la sua collezione d’esordio alla Vivienne Gallery; la sfilata fu un successo tale che gli permise di aprire la sua prima boutique, “Jungle Jap”.
Innovativo ed eccentrico, si abbatte come un tornado sulla Ville Lumiere, sconvolgendo l’establishment della couture parigina sorpresa dall’originalità e dall’innovativo design dei suoi capi. Sul finire degli anni 70’ sbalordì abilmente il mondo della moda presentando le sue spettacolari collezioni in un tendone da circo a cavallo di un elefante.
Forte di una visionaria freschezza creativa Kenzo affascinò il mondo con le sue collezioni di New York e Tokyo, ottenendo così l’ambito riconoscimento Fashion Editor Club of Japan.
Gli anni 80’ segnarono la definitiva consacrazione del brand, con la presentazione delle prime linee maschili e la Kenzo Parfums, il cui prodotto di punta diventerà “Flore by Kenzo Takada” lanciato nel 2001.
A trent’anni dal suo debutto parigino, il 7 ottobre del 1999, Kenzo Takada lasciò la guida della maison da lui fondata.
Il terremoto causato dal simultaneo addio di Roy Krejberg porterà all’ascesa dello stilista sardo Antonio Marras che rivoluzionerà il concept della casa di moda di cui nel 2008 divenne direttore artistico.
Nel 2011 il timone passo nelle mani di Humberto Leon e Carol Lim segnando così un ritorno alle origini di Kenzo.
Abbandonando i fiori in favore di una tigre, Kenzo sembra aver ritrovato quello stile impertinente e spontaneo capace di sorprendere e scuotere la ‘giungla’ della moda.
Kenzo Takada developed at a young age his visceral passion for fashion that led him to leave Tokyo in favor of the more glamorous Paris. The young Kenzo conquered the French capital in 1970, the year in which he presented his debut collection at the Vivienne Gallery: the show was such a success that allowed him to open his first store, “Jungle Jap”.
Innovative and eccentric, like a tornado, strikes the Ville Lumiere, upsetting the establishment of Parisian couture surprised by the originality and the innovative design of its leaders. In the late 70 ‘cleverly stunned the fashion world by presenting his spectacular collection in a circus tent riding an elephant.
Thanks to a visionary creative freshness, Kenzo fascinated the world with his collections in New York and Tokyo, thus obtaining the coveted Fashion Editor Club of Japan.
The 80‘s marked the definitive consecration of the brand, with the presentation of the first masculine lines and Kenzo Parfums, whose flagship product will become “Flore by Kenzo Takada” launched in 2001.
Thirty years since its debut in Paris, 7 October 1999, Kenzo Takada left the leadership of the house he founded.
The earthquake caused by the simultaneous departure of Roy Krejberg, lead to the rise of the Sardinian designer Antonio Marras that will revolutionize the concept of the fashion house which in 2008 became artistic director.
In 2011, the rudder step in the hands of Humberto Leon and Carol Lim marking a return to the origins of Kenzo.
Abandoning the flowers in favor of a tiger, Kenzo seems to have found that style sassy and spontaneous able to surprise and shake the ‘jungle’ of fashion.
with love, Elena
sei il top…
Adoro il tuo sciolinare aggettivi 😀
grazie bianca troppo gentile!
Sempre interssanti questi post. Assieme a Moschino, Kenzo negli strepitosi anni ’80 era il mio preferito. 😉
e chi non li amava???
Adoro Kenzo ma non conoscevo la sua storia…
molto spesso si conoscono i grandi nomi ma quello che ci manca è proprio il loro background. la prossima volta che entrerai in una sua boutique, sono sicura che guarderai tutto con occhi diversi!
dal momento che da poco si è parlato di arredamento ed accessori per la casa anche i tessuti ed i complementi d’arredo Kenzo Home sono fantastici. Non trovi che per alcune stampe e per la ricercatezza dei materiali assomigli ad Etro?
Anzi, a quando un bel post “storico” sulla famiglia Etro, adoro “l’inventore e disegnatore” della linea maschile…un visionario un po’ come Kenzo prima maniera.
I tuoi post non sono mai approssimativi, sempre puntuali, semplici ed esaustivi.
BRAVISSSSSSIMAA!
grazie vale!!!!asssolutamente si!allora dato che me l’ hai chiesto tu , ti dedicherò il post di etro!
Concordo Valentina, questo post è bello per la sua semplicità…
Questo è l’affashionate che vogliamo…dopo la trashiata di Noi, ci voleva Kenzo
affashionate sarà sempre (o quasi-spero) come vorrete voi, però volevo parlare di questo lavoro che stanno facendo alcuni miei amici che potrebbe essere divertente per un matrimonio un po diverso.
Kenzo a me è sempre piaciuto anche se, credo di non aver mai comprato neanche un capo.
dai, quest’anno osa!!!
fantastico…il re della giungla
adorable!
Elena io penso che la fase di Antonio Marras abbia arricchito con suggestioni regionali questo brand internazionale, fatto di un mix tra stile parigino e richiami orientali. Secondo me si sente forte la mancanza dello stilista sardo!!
è vero, marras è stato rivoluzionario!!!!
Valentina ha ragione, i tuoi post sono sempre interessantissimi e mai superficiali, mi piace questa rinascita di kenzo, infatti ho subito comperato la felpa verde con la tigre! Ciao super Elena!
adoro la felpa verde!!
Really appreciate you sharing this blog article. Much obliged.